Delta, San Marino dice no alle banche

Per il salvataggio di Delta le banche creditrici chiedono alla Cassa di San Marino, proprietaria del gruppo commissariato di Bankitalia, di impegnarsi a partecipare a circa 100 milioni di spese di gestione necessarie per mettere in sicurezza la società. Ma l’istituto respinge la richiesta al mittente avendo chiuso in rosso i conti 2009, a causa dei quali dovrà ricapitalizzarsi per 200 milioni di euro. E’ quanto riporta questa mattina Il Messaggero, precisando che l’intoppo sarebbe emerso ieri nel corso di una riunione fra gli istituti svoltasi a Bologna alla presenza dei commissari Bruno Inzitari, Antonio Taverna ed Enzo Ortolan.

Un ostacolo in più al piano di liquidazione del gruppo, che prevede a costituzione di una newco ad opera di tutte le banche che acquisisca Tarida, una delle società di Delta, allo scopo di procedere al recupero del monte crediti il cui ammontare, secondo la ricognizione fatta da Ernst Young, sarebbe sceso a 2,4 miliardi, da 2,8 miliardi, a causa delle spese di gestione. L’ammanco però non convince gli istituti, e in particolare Bnl, che in questi giorni ha preso una posizione rigida rispetto al salvataggio.

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