Pronto il pacchetto per salvare i risparmiatori dai crack bancari

Tutelare i risparmiatori che non devono essere vittime dei crack finanziari. E’ questo uno dei pilastri contenuto nel pacchetto di proposte che la Commissione europea sta vagliando per la salvaguardia de i risparmiatori.

«L’adozione del pacchetto odierno rappresenta l’ultimo contributo della Commissione per apportare trasparenza e responsabilità al sistema finanziario europeo e per prevenire o gestire future crisi», ha dichiarato il commisario Ue al mercato interno Michel Barnier. «I consumatori europei meritano di più e devono poter essere sicuri che i loro risparmi, investimenti o polizze assicurative siano protetti indipendentemente dal paese Ue in cui vivono», ha sottolineato Barnier.

Le misure infatti non riguardano soltanto i clienti degli istituti bancari, ma anche quelli di imprese di assicurazioni e fondi di investimento. Nel dettaglio le misure prevedono che: per quanto riguarda i titolari di depositi bancari in caso di fallimento della loro banca, una restituzione più rapida dei fondi (entro 7 giorni), un aumento della copertura (fino a 100.000 euro) nonchè maggiori informazioni sulle modalità di funzionamento del sistema di protezione.

Per quanto riguarda invece le assicurazioni, Barnier ha presentato oggi un «Libro bianco» con cui la Commissione illustra diverse possibilità per garantire a livello Ue un sistema di protezione dei consumatori, nonchè per evitare che i contribuenti debbano pagare di tasca propria in caso di fallimento di una compagnia di assicurazioni. In particolare Bruxelles propone di adottare una direttiva per fare in modo che tutti gli stati membri istituiscano dei sistemi di garanzia per gli assicurati che ottemperino a una serie minima di requisiti.

Su questo tema sono state aperte consultazioni pubbliche a tutte le parti interessate fino al 30 novembre. La parola passa ora al Parlamento e al Consiglio europei che dovranno esaminare le proposte e procedere o meno alla loro approvazione.

Il commissario auspica che le nuove misure possano entrare in vigore per il 2012-2013 ma perché questo accada è necessario che il Parlamente p il Consiglio accelerino i tempi. 

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