Trimestrali a luci e ombre per le banche Usa

Proseguono le trimestrali bancarie d’Oltreoceano. Le buone notizie arrivano dagli istituti specializzati nell’asset management, con Bank of New York Mellon e State Street che chiudono il trimestre in crescita grazie al buon andamento della raccolta. Male, invece, Goldman Sachs, che non batte il consensus sui ricavi e scivola a Wall Street.

Il colosso finanziario ha chiuso il secondo quarter con utili pari a 78 centesimi per azione, in calo dell’83% rispetto ai 4,93 dollari dello scorso anno. Escludendo le poste straordinarie, l’utile è pari a 2,75 dollari ad azione e centra le attese degli esperti. Delude invece il fatturato, pari a 8,84 miliardi di dollari, in flessione dai 13,76 miliardi dello scorso anno e al di sotto delle stime di Reuters (8,94 miliardi). A spingere in giù i conti sono le attività di trading (-35%) e investment banking (-36%), oltre che a 600 milioni di dollari in tasse pagate nel Regno Unito. In pre-apertura le azioni di Goldman scendevano del 3%.

Tutt’altra musica invece per gli operatori del risparmio gestito. Bank of New York Mellon ha chiuso il secondo trimestre triplicando gli utili, grazie al buon andamento della raccolta e delle attività di deposito titoli. L’istituto ha riportato utili per 658 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 176 milioni del primo quarter del 2009 e in linea con il consensus. I ricavi sono saliti del 3% a 3,3 miliardi di dollari.

State Street ha riportato utili in aumento del 5% a 464 milioni di dollari (da 441 miliardi), spinti in particolare dalla divisione “investment management and servicing”. Gli asset under management sono pari a 1.780 miliardi, in crescita del 14,5% rispetto al secondo trimestre del 2009 ma in calo rispetto ai 19 trilioni alla fine del secondo quarter.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!