La Bce stringe sui collaterali

Cambiano le regole sul collaterale utilizzabile dalle banche nelle sue operazioni di rifinanziamento. La decisione arriva dalla Bce la quale rende noto che le nuove norme entreranno in vigore il primo gennaio 2011. Se da un lato il rating minimo rimane BBB, dall’altro, la Bce prende atto di un degrado progressivo dei titoli di credito e tenta di proteggere il proprio bilancio. Introduce quindi nuovi scarti di garanzia a seconda delle obbligazioni. Gli haircuts, come vengono chiamati in inglese, permettono alla banca centrale di sottrarre dal valore di mercato una percentuale (da 0,5 a 69,5%) in modo da difendersi da un rischio di svalutazione.

Secondo il comunicato pubblicato ieri, la Bce ha spiegato che i nuovi scarti di garanzia dipendono dalla durata, dalla qualità e dalla liquidità dei diversi titoli obbligazionari.

Le nuove norme introdotte dalla Bce arrivano all’indomani di un sondaggio trimestrale reso noto da un gruppo di istituti finanziari secondo cui la crisi debitoria greca in primavera ha provocato una stretta al finanziamento delle banche e di conseguenza criteri più stringenti nel garantire credito all’economia. Molte banche si aspettano di fare altrettanto nel terzo trimestre.

“Le conseguenze negative della crisi del debito sovrano sembrano avere peggiorato la capacità delle banche a ottenere finanziamenti”, si legge in un comunicato. “Le banche della zona euro si aspettano nel terzo trimestre una ulteriore stretta alle regole creditizie da applicare ai prestiti alle imprese”.

Nel frattempo, dati monetari pubblicati martedì hanno mostrato in giugno una crescita del credito alle famiglie, soprattutto nel settore immobiliare. Se da un lato la ripresa economica provoca un aumento della domanda di prestiti, dall’altro la crisi debitoria induce le banche alla prudenza. Il timore di alcuni è che quest’ultimo fattore possa pesare sulla crescita.

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