Lazard, gestito e m&a spingono i conti

L’asset management e l’M&A spingono i conti di Lazard, storica boutique d’investimento ancora reduce della scomparsa del numero uno Bruce Wasserstein. La banca d’affari ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 53 milioni di dollari (+23% rispetto ai 43,1 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso). Nel primo semestre, invece, i profitti netti hanno raggiunto 114,5 milioni di dollari, ben sopra i 13,5 milioni del 2009. I ricavi operativi, nel secondo trimestre, hanno raggiunto 438,4 milioni di dollari, il 10% in più rispetto al 2009.

Nell’asset management i ricavi sono saliti del 42% a 187,2 milioni. Le operazioni di m&a hanno generato un fatturato di 145,9 milioni, in rialzo dell’8% sull’anno scorso grazie alle consulenze svolte dalla banca in operazioni quali la cessione di Osi Pharmaceuticals a Astellas Pharma (4 miliardi di dollari), la cessione di alcune attività di Areva (4,1 miliardi) a Alstom e Schneider Electric e il passaggio di Harrods Group dal trast di Al FAyed a Qatar Holdings. “In un clima segnato da una ripresa incerta – ha  dichiarato l’ad Kenneth Jacobs – aziende, enti governativi e investitori chiedono raccomandazioni indipendenti. Lazard è posizionata per venire incontro a questa domanda”.

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