Dopo un anno di lavori forse quest’oggi il consiglio di amministrazione di Unicredit darà il via libera al progetto di riorganizzazione denominato One4C, che porterà alla fusione nella capogruppo delle tre banche retail (Unicredit Banca, Banca di Roma e Banco di Sicilia), della banca corporate e di quella private.
Secondo quanto riportato quest’oggi dai quotidiani nazionale il country chairmam Gabriele Piccini è già al lavoro da tempo con i 7 responsabili area per definire tutti i dettagli del piano di riorganizzazione, fortemente voluto dall’a.d. Alessandro Profumo e che aveva trovato inizialmente qualche opposizione.
Ma quest’oggi il board non affronterà soltanto la questione “bancone”. E’ previsto infatti che siano approvati anche i conti relativi al secondo trimestre. Secondo il consensus, la banca dovrebbe chiudere il periodo con un utile netto a 251 milioni, in netto calo rispetto sia ai 520 milioni del primo trimestre sia ai 490 milioni del stesso periodo dello scorso anno.
Nel dettaglio i 26 analisti italiani ed esteri che coprono il titolo scommettono che il trimestre si chiuda con un margine di intermediazione a 6,43 da 7,76 miliardi di un anno fa. E anche il risultato di gestione è atteso in calo a 2,53 miliardi.