Banche, nuove regole per i fallimenti al vaglio dei supervisori

Il Financial Stability Board punta a regolamentare il sistema del “creditor bail-in”, un procedimento di gestione delle banche insolventi che però obbliga i creditori a convertire i propri crediti in azioni, senza possibilità di scelta. Lo scrive il Wsj, precisando che la bozza del nuovo regolamento potrebbe essere presentato già nel prossimo G20 di novembre.

Con il creditor bail-in i regolatori, prima di dover essere costretti al salvataggio, saranno in grado di convertire i crediti della banca in azioni della stessa, riducendone così il debito e rinforzandone il capitale. Costruire un sistema di questo tipo comporterebbe, oltre che a numerosi cambiamenti a livello regolatorio (con la necessità di armonizzare le direttive nazionali relative alla gestione dei fallimenti), l’obbligo di conversione – certamente discutibile – del creditore.

I sostenitori del creditor bail-in sostengono che i creditori avrebbero più vantaggi con questo sistema che con un procedimento tradizionale di insolvenza, in cui rischiano di non venire rimborsati. Di certo, un ostacolo a questo disegno è rappresentato dalla necessità di armonizzare le varie direttive nazionali.

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