De Poli, che replica all’intervista di Geronzi a Repubblica dell’altroieri, dice di concordare con l’ex numero uno di Capitalia sul fatto che l’uscita di Profumo non sia “frutto di complotti e di piani orchestrati”. “Ma semplicemente” spiega il presidente di Cassamarca in una lettera a Geronzi, ripresa da Ansa, “di decisioni di amministratori responsabili, guidate dalla sana determinazione di una persona altamente valida, com’è Dieter Rampl, che ha agito all’interno di un preciso perimetro di regole e di rispetto dei ruoli”. “Nessuna orchestrazione, quindi, nè, tanto meno, influenze politiche di alcun genere”, rivendica De Poli.
“E in proposito” aggiunge ancora “se casomai volesse informarsi su ciò, a partire dalla mia storia e dalla determinazione con cui ho sempre difeso l’autonomia delle Fondazioni, penso che con i mezzi di cui dispone, non Le sarà certamente difficile. Ed è davvero singolare che, una persona come Lei, che ha saputo superare tempeste ragguardevoli e raggiungere altri altrettanto ragguardevoli traguardi, anche grazie all’ ‘Unicredito delle Fondazionì, che ha approvato l’operazione di acquisizione di Capitalia, se ne dimentichi così velocemente”.