Giornata no per le banche italiane

Seduta da dimenticare per il settore bancario. In una seduta dominata dalle notizie provenienti dall’Irlanda, i titoli finanziari quotati a Borsa Italiana fanno i conti con performance negative.

Intesa Sanpaolo e Unicredit perdono rispettivamente il 2% e l’1,73%, mentre Banco Popolare e Mediolanum registrano performance negative pari a -1,37% e -1,72%. Si ferma, invece, a -0.72% la perdita di Bpm. In controtendenza solo Azimut e Ubi Banca che guadagnano rispettivamente lo 0,56% e lo 0,50%.

A pesare sui listini sono principalmente le notizie giunte in mattinata dalla Svizzera e relative all’effetto Basilea 3 sui colossi elvetici (vedi articolo) e gli annunci della Banca Centrale Irlandese.

In particolare, la Banca centrale irlandese ha tagliato le stime di crescita del Pil per il 2010 e ha lanciato un appello al governo chiedendo misure di austerity per risanare il deficit di bilancio. Nel dettaglio l’istituto centrale stima per il 2010 una crescita dello 0,2% contro il precedente +0,8% e contro l’1% annunciato dal governo, da qui la richiesta di varare rapidamente misure volte ad “aggiustare” il bilancio 2011.

“In un contesto di preoccupazioni in forte aumento circa la sostenibilità fiscale – recita il comunicato della banca centrale – la priorità principale nel breve termine è quella di assicurare che il budget 2011 diventi il primo passo per un piano di risanamento fiscale più stringente”. Quello che sembra sventato è l’ipotesi girata in mattinata su un possibile aumento della cosiddetta corporate tax, che avrebbe inciso notevolmente sul settore bancario internazionale.

La prima ottava vede il Ftse Mib perdere l’1,44%, il Dax 30 lo 0,95%, il Ftse 100 lo 0,38%, il Cac 40 lo 0,71% e l’Aex lo 0,74%.

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