Banche e gestito: le regole del successo digitale secondo State Street

State Street Corporation ha individuato tre elementi di cui le società leader nel settore dei servizi finanziari avranno bisogno per eccellere nella nuova era digitale. I risultati provengono da un’indagine globale su 2.000 investitori e 500 provider di servizi di investimento, e sono illustrati nel nuovo report intitolato “Finance Reimagined: Finding Long-Term Value in a Digital Age”.
State Street sostiene che i leader – definiti come coloro che utilizzano le tecnologie digitali per trasformare le proprie società – si distinguono per le tre “i” dei dati: integrazione, integrità e intelligence: integrare dati interni ed esterni; trarre dai dati stessi nuove informazioni di intelligence per migliorare il processo decisionale, la velocità e l’attenzione al cliente; e infine proteggere l’integrità di questi dati con i più elevati livelli di sicurezza informatica.
Tra le società di investimento intervistate – un gruppo che va dalle banche universali e società di gestione del risparmio a società di investimento alternative e start-up fintech – quasi la metà (49%) afferma che la tecnologia sta ridefinendo le logiche di mercato. Otto su dieci (81%) ritengono che la trasformazione digitale sia importante per il futuro della propria organizzazione. Alla luce della chiara comprensione dell’importanza della digitalizzazione, l’indagine rileva una serie di misure che le società con ritardo digitale devono adottare per accelerare il loro viaggio verso il futuro digitale.

Queste includono:
• Ridefinire il talento tecnologico, cercando al di fuori del proprio settore le giuste competenze, e creando opportunità di carriera significative che attraggano talenti di alto livello, dimostrando come la digitalizzazione e il focus sul cliente debbano andare di pari passo
• Mettere in discussione il modello operativo attraverso l’adozione di un approccio all’innovazione agile e veloce, prendendo in considerazione partnership con aziende tecnologiche o acquisizioni di start-up che siano in grado di aiutare le organizzazioni a spostarsi verso una cultura più innovativa
• Creare un’architettura digitale per il futuro, costruendo un’infrastruttura IT in grado di misurarsi con portafogli di investimento e requisiti regolamentari sempre più complessi, salvaguardando al contempo il risparmio, e
• Agire come partner di fiducia per l’era digitale, sviluppando una vasta gamma di politiche in grado di consolidare un adeguato livello di protezione dei dati dei clienti attraverso tutti i processi e livelli dell’organizzazione.

Riccardo Lamanna (nella foto), country head Italy di State Street Global Services, ha sottolineato come i provider di servizi finanziari pensino che la tecnologia aiuterà a creare nuovi servizi e nuovi prodotti e a entrare in nuovi mercati, ma gli investitori si aspettano maggiore personalizzazione e vogliono accesso ovunque, in qualsiasi momento agli investimenti, con tutti i canali digitali e hanno un livello di fedeltà molto basso, quindi cambieranno provider molto frequentemente. E chi fornisce servizi di risparmio gestito dovrà cambiare passo molto spesso. Anche a fronte delle preoccupazioni che solleva la potenziale nuova competizione da soggetti terzi che hanno capacità tecnologiche, come Google o Amazon.

In questo contesto Lamanna ha elencato le cosiddette 5 Big Five, le tecnologie emergenti in ambito bancario e del risparmio gestito:
-Blockchain, certificazione condivisa a livello di sistema che permette di gestire informazioni in forma orizzontale
– Predictive analytics, tool di analisi che permettono di fare previsioni, analisi che permettono di utilizzare dati non strutturati (analisi di sentimento)
– intelligenza artificiale, per prendere decisioni di investimento
– sistemi di tracking in tempo reale
– software basati su elementi biometrici.

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