Molto probabile che i banchieri dovranno rinunciare a buona fetta dei loro bonus. Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, la quota che potrà essere destinata alla remunerazione aggiuntiva dei professionisti in questione non supererà molto probabilmente il 25%, mentre il resto sarà destinato ad azioni e differito nel tempo.
E’ questa l’interpretazione del Cebs, il comitato europeo di vigilanza bancaria, data alle norme promosse dall’Unione Europea per riformare la paga dei banchieri considerata eccessiva e soprattutto slegata dalle performance di medio periodo degli istituti. La lettura contrasta con quella più morbida della Fsa, l’autorità britannica sui servizi finanziari, secondo cui la prima metà avrebbe dovuto essere pagata tutta in contante.