Sostegno dell’export

di Giuseppe De Lucia Lumeno

Nel primo semestre del 2010, l’export ha fatto registrare un incremento del 12,6%, confermando di aver superato la fortissima crisi che ha colpito il settore dodici mesi fa, in cui si erano evidenziati cali del 20%. Aumenti particolarmente rilevanti sono stati riscontrati per l’Italia insulare (+49,2%), il Centro e il Mezzogiorno (rispettivamente +15,3% e +14%, crescite superiori alla media nazionale), come anche per il Nord Ovest (+11,5%) e il Nord Est (+11,4%). Nel dettaglio, tra le regioni che maggiormente hanno contribuito al riavvio dei flussi commerciali ricoprono un posto di riguardo la Sardegna (+65,4%), la Sicilia (+40,8%), l’Abruzzo (+22,6%) e la Puglia (+20%).
Il rinnovato slancio del settore non ha trovato impreparato il Credito Popolare che, attraverso l’Associazione di categoria, ha recentemente ratificato, un accordo economico biennale con l’ICE, (l’Istituto per il Commercio Estero che con i suoi 133 uffici ubicati in circa 88 Paesi nel mondo, rappresenta un ideale punto di partenza del percorso di internazionalizzazione e di selezione dei mercati verso i quali dirigere le esportazioni), teso a promuovere lo sviluppo internazionale delle piccole e medie imprese attraverso l’utilizzo dei servizi finanziari ad esse collegati. Attualmente, un numero sempre più consistente di Banche Popolari medio-piccole è in procinto di partecipare alle iniziative previste da questa intesa, con l’obiettivo di aiutare e sostenere efficacemente le PMI sui mercati internazionali. Così, le Banche Popolari, come accade ormai da molto tempo, stanno continuando a valorizzare le imprese medie e piccole alla scoperta e alla conquista dei nuovi mercati, destinando all’export 4,6 miliardi di euro, dei quali il 75% riguarda le aziende che esportano verso i Paesi europei, il 17% verso il Nord America e circa il 6% in Asia. Inoltre, Germania, Francia e USA rappresentano i primi tre paesi nei quali si concentrano i finanziamenti erogati dal Credito Popolare per le esportazioni (corrispondenti al 60% del totale). I dati più recenti, aggiornati al primo semestre di quest’anno, indicano come i finanziamenti all’export destinati dalle Banche Popolari per le merci che hanno come sbocco l’Europa, rappresentano il 22,6% dei finanziamenti erogati dall’intero Sistema, il 36% destinati al Nord America ed il 30% verso l’Asia, mentre il 24,6% è destinato a quelli per il resto del mondo. Particolarmente significativo risulta il dato relativo al mercato asiatico, dove si concentrano gran parte dei mercati globali emergenti come quelli di Cina, India ed Emirati Arabi.
La crescita dell’export, grazie quindi al prezioso sostegno delle Banche Popolari, rappresenta un’opportunità importante e un segnale di forte attenzione alle imprese che vogliono ricercare nuovi sbocchi in uno scenario economico reso ancora più competitivo dalla crisi in corso, con l’obiettivo di migliorare la diffusione del “made in Italy” nel mondo a tutto vantaggio della crescita dell’economia e di una ripresa significativa del ciclo produttivo. Infatti il processo di internazionalizzazione delle Banche Popolari è andato a svilupparsi in armonia e di pari passo con quello delle piccole e medie imprese che hanno visto nelle opportunità offerte dai nuovi mercati, in particolare in Oriente, ulteriori possibilità di sviluppo. I risultati raggiunti dal Credito Popolare derivano dall’essere rimasti fedeli alla propria tradizione di banca retail che pone al centro la clientela, con la quale sviluppare un legame durevole e solido nel tempo permettendo, insieme al radicamento territoriale, lo sviluppo di quelle relazioni di mutuo sostegno tra credito, imprenditoria e società civile, elementi essenziali per superare i momenti più difficili e per costruire le premesse di una nuova fase di crescita. L’impegno a sostenere costantemente i flussi di capitale necessari e tenere viva l’iniziativa imprenditoriale e i conseguenti livelli occupazionali, assicura celermente e compiutamente il necessario sostegno, attraverso le forme di credito più idonee alle specifiche esigenze degli stakeholders.
La ricerca costante dell’attenzione verso le politiche espansive delle imprese rappresentano, pertanto, un esempio concreto di come un’efficiente e democratica politica relazionale non può che garantire stabilità, forza e sviluppo delle PMI considerate, anche per un maggiore coinvolgimento del Credito Popolare sui mercati internazionali.

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