Banche, la Cina verso la riforma dello Yuan

Una prima, seppur limitata apertura, è arrivata da parte del Dragone. “La Cina continuerà a mantenere alta la domanda interna e procederà alla riforma graduale dello yuan”,  ha infatti detto Shanghai Yi Gang, il numero due della Bank of China.

Intanto piovono le parole di monito finanziario da parte del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn Strauss-Kahn, ricordando che l’Asia “è al timone della ripresa globale» dal momento che rappresenta un terzo del prodotto interno lordo mondiale, spiega che «la collaborazione è davvero la grande eredità della crisi, ed è il principale motivo per cui la Grande recessione non è divenuta una seconda Grande depressione. Lo spirito della collaborazione deve essere mantenuto. Senza di esso, la ripresa mondiale è in pericolo. Oggi c’è il rischio che lo sforzo corale che ha alleviato la crisi globale si dissolva in una cacofonia di voci discordanti, perchè i Paesi sempre più fanno da soli”. L’intervento di Strauss-Kahn si sofferma poi sul tema dei cambi, avvertendo dei pericoli connessi ai forti afflussi di capitali che stanno “inondando” l’Asia, e che “presentano una grande opportunità per l’Asia, ma anche una grande sfida: da una parte vogliamo che i capitali affluiscano verso i mercati emergenti”, ma “dall’altra possono portare a tassi di cambio oltre il limite, boom del settore creditizio, bolle dei prezzi di attività e instabilità finanziaria”.

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