Mediobanca: a Piazza Affari scende il peso delle banche

Piazza Affari è un pò meno bancocentrica mentre il suo valore è sceso a poco più di un quarto del Pil italiano. È quanto risulta dall’edizione 2010 della ricerca “Indici e dati” dell’Ufficio Studi di Mediobanca. Infatti dopo le turbolenze dei mercati che avevano ridotto il valore della Borsa Italiana a fine 2008 a circa 370 miliardi di euro (24% del Pil), si è registrata una ripresa a 458 miliardi a fine 2009 (30% del Pil) e poi nuovamente una caduta ai circa 390 miliardi dello scorso giugno (26% del Pil). A metà ottobre il valore è nuovamente salito a circa 422 miliardi di euro (28% circa del Pil).

Il settore industriale, confinato negli anni del boom bancario ad una quota che aveva toccato a fine 2005 la sua minima rappresentatività (56% della capitalizzazione totale), ha da quel momento iniziato una ripresa che lo ha portato a salire progressivamente (58% nel 2006, 61% nel 2007, 64% nel 2008, 65% nel 2009 e 68% nel 2010). Il peso delle banche è invece caduto dal 32% (2006) al 25% del giugno di quest’anno, in linea con la consistenza del settore nel 2003-2004. Rispetto ad allora, il peso dell’industria è relativamente maggiore, a discapito del comparto assicurativo.

Un dato sul dividendo delle banche può servire invece a capire meglio il nervosismo di alcune fondazioni. Nel 2010 le banche hanno rappresentato circa il 16% dei dividendi corrisposti rappresentando circa un quarto del valore della Borsa, ma nel 2008 gli istituti di credito erano arrivati a garantire quasi il 36% di tutti i dividendi pur avendo in Borsa un peso all’incirca invariato (25%). Ancora nel 2007, poi, avevano rappresentato il 40% di tutti di dividendi pur valendo il 30% di tutta la Borsa.

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