Consulenti – Qual è il migliore investimento?

Di Giovanni Fistetti – www.giovannifistetti.com – Brindisi, tratto dal blog di Nafop

Mi capita molto spesso che al primo incontro con un cliente risparmiatore, che intende ricevere una consulenza in materia di investimenti, una delle prime domande che mi si rivolge è:

”Dottore, ho delle somme da investire, qual è il migliore investimento che mi consiglia”?
Un’analogia potrebbe forse essere utile per capire che cosa c’è di sbagliato in questa domanda. O meglio nel cominciare con questa domanda il processo che dovrebbe portare il risparmiatore a compiere una scelta di investimento.
Immaginiamo di presentarci per la prima volta ad una visita da un medico specialista in cardiologia, entrare nel suo studio, accomodarci di fronte a lui ed esordire il colloquio, chiedendo:
“Dottore, ho un problema al cuore. Qual è la migliore cura che può consigliarmi”?
Mentre risulta intuitivo comprendere che cosa ci sia di inappropriato nella domanda dell’esempio del medico, per molti è estremamente complicato capire perché la domanda quale sia il miglior investimento in un dato momento sia eccessivamente generica.
In realtà, il motivo è semplice. Come non esiste un’unica cura, un unico medicinale, un’unica pillola, per ogni tipo di patologia, così non esiste il miglior investimento in assoluto. Esiste, invece, la migliore soluzione di investimento rispetto agli obiettivi di ciascun risparmiatore, alla sua conoscenza degli strumenti finanziari e alla capacità patrimoniale e psicologica di sopportare i rischi derivanti dagli investimenti.
“Rischi? Ma io investo solo in cose a rischio zero”, qualcuno dei lettori starà pensando. Vi assicuro che non è così. Parola di esperto di finanza.
Qualunque investimento comporta un rischio. Ci sono investimenti meno rischiosi di altri. Questo sì.
Se, al contrario, alla domanda sul miglior investimento vi è capitato di ricevere una risposta immediata da parte di qualcuno che vi ha proposto un prodotto, una polizza, un fondo, un’obbligazione bancaria, sappiate che nella maggioranza dei casi non è stato perseguito il vostro interesse. Ma si è colta l’occasione per trarre profitto dalla vostra ingenuità.
Come si individua allora la migliore soluzione di investimento per le esigenze di ciascuno? Si comincia con le seguenti domande:
1.    che cosa si desidera realizzare con la somma che si sta investendo?
2.    quando si pensa di doverla utilizzare?
3.    quanto si è disposti a mettere a rischio della somma da investire?
Queste sono le domande che permettono di intraprendere il percorso corretto nella gestione dei propri risparmi. Delegare la risposta di queste domande al soggetto che vi colloca un prodotto, una polizza o altro strumento finanziario, significa esporsi innanzitutto al rischio che sia un terzo a scegliere quali sono i vostri desideri, le vostre aspettative, la vostra tolleranza al rischio. Nulla di più sbagliato.
Una volta che i tre interrogativi precedenti hanno avuto risposta, allora, solo allora, si procede con una selezione di strumenti di investimento in linea con il profilo di esigenze esplicitate. Si scoprirà, quindi, che non è proprio un’impresa banale identificare l’investimento che ottimizzi tutte e tre le risposte ai quesiti 1, 2, 3. Accade spesso che un investimento presenti un rendimento adeguato a raggiungere l’obiettivo del risparmiatore, ma ad un rischio non tollerato e/o con una scadenza non allineata rispetto all’orizzonte temporale richiesto. Le combinazioni di obiettivi, rendimenti, rischi, orizzonte temporale, patrimonio a disposizione, tolleranza alle perdite negli investimenti sono molteplici e determinano soluzioni altrettanto differenziate, che necessitano di un’analisi su misura.
Il  consulente finanziario indipendente, si occupa di realizzare gli obiettivi finanziari dei risparmiatori, tenendo conto di tutte le variabili e delle loro combinazioni. E in quanto professionista indipendente, è nella posizione per raccomandare gli strumenti di investimento più adeguati, selezionandoli tra tutta l’offerta disponibile sul mercato. La scelta di uno strumento piuttosto che un altro non dipenderà dal marchio, ma dalla capacità di fare realmente gli interessi del risparmiatore.

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