Finanza e G20, vertice a Basilea

…con una richiesta di maggiore impegno ad affrontare il problema delle banche “sistemiche” e un aggiornamento dello stato di salute dell’economia mondiale. Questi i temi al centro della consueta riunione bimensile che si tiene da ieri e si conclude oggi a Basilea nella sede della Banca dei regolamenti internazionali coinvolgendo i maggiori governatori delle banche centrali riuniti nel Global Economy Meeting. Sullo sfondo resta la “guerra dei cambì” a malapena disinnescata nel vertice G20 finanziario di fine ottobre. Per domani è comunque prevista la conferenza stampa di Jean Claude Trichet che del Global economy Meeting è presidente.

Proprio da Basilea e dai banchieri centrali è giunta a settembre la spinta a portare avanti le nuove regole di Basilea3 per imporre maggiore capitale alle banche e che dovranno ricevere il via libera finale al vertice della città coreana, superando le resistenze delle lobby del settore e i timori degli industriali e di parte della politica. Pur ammorbidito rispetto alla versione originale, l’impianto di nuove regole prevede un graduale innalzamento dal 2013 al 2019 del patrimonio richiesto e una sua migliore qualità per evitare il ripetersi di costosi salvataggi pubblici in caso di difficoltà. Basilea3 tuttavia non affronta un altro tema cruciale che ha mostrato tutta la sua virulenza nella crisi: quello delle banche sistemiche in grado di creare danni all’intero sistema in caso di crac. L’Fsb di Mario Draghi ha sottolineato subito questa “mancanza” e ora con l’appoggio dei banchieri centrali punta a far approvare dal G20 una serie di principi base allo scopo di definire i dettagli dalle singole autorità nazionali.

Lo scopo è quello di evitare fughe in avantì di ciascun paese come già visto in Svizzera o Gran Bretagna senza una cornice generale a livello internazionale. Altre misure che verranno portate sul tavolo dei governi al vertice dall’Fsb riguardano il controllo e la trasparenza dei famigerati derivati Otc, trattati al di fuori di qualsiasi mercato regolamentato e misure sulle agenzie di rating, messe sul banco degli imputati sia dall’Ue che dagli Stati Uniti per la loro inadeguatezza o a volte compiacenza. La richiesta dell’Fsb non è per una loro abolizione nè limitazione ma mira ad evitare una dipendenza eccessiva delle banche e del mercato dai loro giudizi cercando di stimolare tutti a formulare giudizi parallelì e autonomi.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!