Intesa, il 2010 soffre il retail

Si è riunito oggi sotto la presidenza di Andrea Beltratti il Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, che ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2010 (1) . Intesa Sanpaolo nei primi nove mesi del 2010 ha continuato a perseguire l’obiettivo prioritario della redditività sostenibile fondata sulle scelte strategiche riguardanti non solo i ricavi e i costi ma anche la liquidità, la solidità e il contenuto profilo di rischio, che hanno contraddistinto la gestione del Gruppo soprattutto nel contesto di crisi dei mercati finanziari internazionali avviatasi dal secondo semestre 2007 e acuita dalle tensioni manifestatesi nell’area dei Paesi aderenti all’euro nel secondo trimestre 2010.

Le conseguenti politiche gestionali orientate al medio periodo – unitamente ad alcuni segni di ripresa del ciclo e ai connessi riflessi positivi per il Gruppo, in particolare sugli impieghi, che a fine settembre sono risultati in aumento rispetto a fine giugno (dopo la crescita tra marzo e giugno) e in linea rispetto alla fine del corrispondente trimestre dell’anno precedente (dopo quattro trimestri di cali), prime evidenze di una tendenza soggetta a ulteriore conferma nei prossimi trimestri – hanno permesso a Intesa Sanpaolo di registrare nel terzo trimestre 2010: – una crescita dei proventi operativi netti rispetto al precedente trimestre, determinata da un aumento degli interessi netti – in presenza di un rialzo dei tassi euribor, che si sono peraltro collocati ancora sui minimi storici – e da un recupero del risultato dell’attività di negoziazione; – una diminuzione dei costi operativi rispetto al precedente trimestre, con un calo nei primi nove mesi del 2010 rispetto al corrispondente periodo del 2009, in continuità con la tendenza che ha caratterizzato Intesa Sanpaolo in tutti gli esercizi dalla fusione; – una riduzione delle rettifiche su crediti rispetto al precedente trimestre, con un significativo calo nei primi nove mesi del 2010 rispetto ai primi nove mesi del 2009; – un conseguente aumento del risultato della gestione operativa e del risultato corrente al lordo delle imposte rispetto al precedente trimestre.

Il che ha condotto alla generazione di una redditività robusta, con un utile netto consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo nel terzo trimestre 2010 pari a 510 milioni di euro, rispetto ai 1.002 milioni del secondo trimestre 2010 (-49,1%), che includeva 648 milioni di plusvalenza netta da cessione delle attività di securities services; l’utile netto dei primi nove mesi del 2010 è risultato pari a 2.200 milioni, con una flessione del 2,7% rispetto ai 2.262 milioni dei primi nove mesi del 2009 dovuta alle attività retail domestiche, penalizzate dai tassi euribor – e quindi dagli interessi netti – ai minimi storici e per le quali il nuovo Piano d’Impresa sta mettendo a punto il recupero di redditività, a fronte di un risultato netto in tenuta nel Public Finance e in crescita nelle altre Aree di Business. L’utile netto consolidato normalizzato – calcolato escludendo le principali componenti non ricorrenti (*) – è ammontato nel terzo trimestre 2010 a 633 milioni di euro, rispetto ai 501 milioni del secondo trimestre 2010 (+26,3%); quello dei primi nove mesi del 2010 è risultato pari a 1.844 milioni, in diminuzione del 12,7% rispetto ai 2.113 milioni dei primi nove mesi del 2009.

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