Ue, più fondi di stabilità

È quanto ha ribadito in un’intervista a Le Soir, ripresa da Ansa, il ministro delle Finanze belga, Didier Reynders, fino al 31 dicembre presidente di turno dell’Unione Europea. “Questo meccanismo definitivo di stabilità di cui si discuterà domani – ha spiegato al quotidiano belga – e che verrà messo in piedi nei prossimi giorni potrebbe in effetti essere più ampio”.

E questo perchè “oggi alcuni dicono: dopo aver aiutato l’Irlanda e la Grecia, ci sarà abbastanza denaro per il Portogallo e la Spagna? Io non dico che si dovrà aiutare questi Paesi – ha chiarito il ministro – Ma non basta che ci si ponga la questione. Sarebbe assurdo aver messo così tanti soldi e dover affrontare il default di un Paese”. Attualmente, il meccanismo di stabilizzazione finanziaria (Efsf) creato nella primavera scorsa con scadenza nel 2013 conta in totale, grazie anche all’impegno del Fondo monetario internazionale, su 750 miliardi di euro, una cifra, ha ricordato Reynders, che è “sei o sette volte meno di quella che è stata messa sul tavolo per le banche. Agli Stati sembra più facile mettere soldi per salvare le banche che per aiutare un altro Paese. E l’obiettivo è sempre lo stesso, proteggere i risparmiatori”. Nei giorni scorsi, a più riprese, la Germania si è detta contraria ad un aumento del fondo, sollecitato, tra gli altri, anche dal presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!