Quali sono, in sintesi, i punti cardine del programma della vostra lista – lista 3

 Sono quelli che – da sempre – caratterizzano l’azione associativa, poiché rappresentano ambiti di intervento dettati in primo luogo dal nostro statuto. L’evoluzione della professione, dove la figura del promotore finanziario si va definendo per avere le caratteristiche di una professione, cioè di un’attività riconoscibile attraverso i valori della competenza, dell’indipendenza e dell’etica nell’esercizio della stessa. E l’evoluzione, ma già il presente, va nella direzione della consulenza come elemento caratterizzante l’approccio al mercato, privilegiando la relazione di lungo periodo in un ottica di alleanza e trasparenza con il cliente. Un contesto dove tutti gli operatori possano svolgere la propria attività con regole uguali, quindi posti sullo stesso livello in termini di obblighi normativi e regolamentari, nonché di adeguate garanzie di professionalità offerte ai risparmiatori. Modalità di svolgimento della professione anche in forma associata, che potrebbe essere l’ambito nel quale favorire nuove forme di tirocinio o praticantato, per favorire l’inserimento di nuove leve all’attività. Infatti, un particolare impegno va rivolto a favorire e sostenere, anche attraverso delle forme di incentivazione, l’ingresso dei giovani nel nostro settore, considerato la maturità, anagrafica, che lo contraddistingue. Certo, su questo specifico aspetto l’Anasf potrà essere di stimolo, ma gran parte della responsabilità grava sulle società mandanti e sulla loro reale volontà di investire in questa direzione. Il rapporto con i risparmiatori, volto ad aumentare la consapevolezza delle scelte finanziarie in una prospettiva di crescita della cultura finanziaria, attraverso campagne di educazione finanziaria, a cui la nostra associazione intende dare il proprio contributo, soprattutto nella scuola e con le giovani generazioni, che sono quelle sulle quali potrà pesare di più il ritardo di adeguate e consapevoli scelte attinenti al ciclo di vita dell’individuo e della famiglia, in un futuro dove si passerà dal welfare sociale a quello individuale. La formazione come asset strategico della professione, perché senza una formazione permanente non si raggiungono quei livelli di prestazione professionale richiesti dal mercato. La governance di Anasf intesa come quel sistema di regole sia nei rapporti interni che in quelli esterni ed istituzionali, dove la rappresentanza politica sia appannaggio di colleghi promotori finanziari che esercitano tale attività senza commistione di ruoli, di ambiti aziendali e di interessi che possano alterarne o condizionarne l’operato. Questo a cominciare da chi ricoprirà il prestigioso ed importante ruolo di Presidente.

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