Se parliamo del modo in cui abbiamo aiutato i nostri clienti a vivere e superare le difficoltà dell’ultimo periodo, il giudizio non può che essere positivo. Se pensiamo al numero dei promotori che hanno abbandonato l’attività negli ultimi 3 anni, non possiamo, come associazione, essere soddisfatti. Se pensiamo a quanti risparmiatori (ancora pochi), utilizzano la nostra operatività, abbiamo tantissima strada da fare. E siccome siamo sicuri che il risparmiatore può essere aiutato concretamente nella propria pinificazione finanziaria e previdenziale, abbiamo bisogno di crescere e di rinnovarci, non soltanto anagraficamente, e soprattutto di puntare ad un rinnovamento che passi attraverso l’ingresso dei giovani (in possesso come minimo di una laurea breve, ai quali dedicare un processo di inserimento non soltanto tecnico, ma mirato al potenziamento della loro persona e della loro capacità di presidiare con successo il mercato dei risparmiatori). Per questo puntiamo alla reintroduzione del praticantato. Siamo pronti e motivati sui programmi, escludendo per questo un apparentamento di lista.