Promotori – Anasf, discussione aperta sulle modifiche allo statuto

Le novità le abbiamo ormai capite e, va detto, sono sicuramente rilevanti: il direttore generale avrà funzioni esecutive, il consiglio nazionale entro 15 giorni si riunirà e il presidente indicarà gli elementi del comitato esecutivo (è variato l’articolo statutario sul comitato esecutivo), il comitato esecutivo potrà essere scelto tra gli associati con particolari caratteristiche, il presidente del consiglio nazionale resta in carica 2 anni (non più 4) e convocherà lui, al posto del presidente di Anasf il consiglio nazionale. Nelle intenzioni dell’associazione, ora rappresentata dal presidente Maurizio Bufi, si va verso una maggiore efficienza della governance. Una visione però non condivisa da Angelo Cerea, capolista di lista 1, che abbiamo intervistato

“Non sono contento di come è andato il congresso, si è discusso poco della professione e ci si è concentrati sulle modifiche statutarie. Le continue novità creano difficoltà di volta in volta. Lo statuto deve far sì che tutti si riconoscano all’interno di questo e le scelte fatte non mi sembra vadano in questa direzione. Il direttore nello statuto non lo condivido, in quanto dovrebbe essere di derivazione associativa. Mi sembra si vado nel verso contrario dell’efficienza. Anche la scelta dei membri del comitato esecutivo, teoricamente aperta a parole, a mio avviso andrà a dipendere direttamente dalla maggioranza. Serve discutere di ricambio generale. Si parla di fare sistema, ma solo a parole. Ciò esprimendo, non sono contro il presidente Bufi, al quale faccio i miei auguri personali, semplicemente sono contro modelli che possono portare a una visione unica. Per l’efficienza si corre il rischio di perdere la pluralità.”

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