Consulenti – L’autorità preme per l’indipendenza

NAFOP, l’associazione nazionale dei professionisti e delle società di consulenza finanziaria indipendente, commenta alcuni passaggi della relazione annuale CONSOB presentata nei giorni scorsi al Ministro dell’Economia e delle Finanze che pone l’accento sulla scarsa diffusione dei servizi di consulenza degli intermediari tradizionali presso la clientela retail. Secondo l’Autorità di Vigilanza, alla base del problema “c’è la percezione, da parte di molte famiglie, che la prestazione di tale servizio di investimento sia condizionata da conflitti di interesse”.

Le ricerche condotte da CONSOB mostrano infatti come i servizi di consulenza siano scarsamente diffusi anche a causa della percezione di un basso valore aggiunto degli stessi; un altro fattore di rilievo appare essere la percezione di un conflitto di interesse derivante dal fatto che la consulenza è fornita spesso all’interno di soggetti integrati verticalmente (a livello di singola società o di gruppo) e abbraccia di conseguenza solo lo spettro, molto ristretto, dei prodotti emessi o “assemblati” all’interno del gruppo o della società.

Secondo CONSOB, le proposte di modifica alla disciplina MiFID potrebbero orientare l’offerta del servizio di consulenza verso lo sviluppo della consulenza indipendente e l’incremento della trasparenza e dell’articolazione dell’offerta. Ciò concorrerebbe a rimuovere i fattori che attualmente sfavoriscono la crescita della domanda da parte dei piccoli investitori, con riflessi positivi per la tutela dei risparmiatori e per il contenimento dei costi dell’azione di vigilanza.

“Accogliamo con soddisfazione l’intervento di Consob” – afferma Cesare Armellini, Presidente NAFOP -“L’Autorità di Vigilanza ha infatti inserito, tra gli obiettivi operativi del 2011, l’impegno a promuovere l’innalzamento della concorrenza e della qualità dei servizi di consulenza anche attraverso il proseguimento delle attività di supporto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, intraprese nel 2010, relative all’istituzione e all’avvio dell’Organismo di vigilanza. Si tratta di segnali importanti per il riconoscimento della nostra professione ed un messaggio concreto che va nella direzione dell’istituzionalizzazione della categoria e della formalizzazione dell’Albo in tempi brevi”.

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