Truffa e falsità ai danni dei suoi clienti: queste le motivazioni alla base dell’interdizione per due mesi di S.F.G, genovese residente alla Spezia, dalla professione di promotore finanziario. La misura restrittiva, decisa dal Tribunale spezzino, è scaturita da un’inchiesta delle Fiamme Gialle avviata in seguito a denunce pervenute da una decina di clienti truffati, per i quali i finanzieri hanno accertato la distrazione di somme di denaro per un ammontare pari a 450.000 euro circa (ma si reputa che i conferenti danneggiati siano molti di più e che le somme sottratte ammontino a diversi milioni di euro). In particolere S.F.G, indagato insieme ad altre 2 persone, S.F., figlia di quest’ultimo e C.M., anche lei promotore, si sarebbe appropriato del denaro affidatogli da clienti di La Spezia e provincia utilizzandolo per fini personali e destinandolo, comunque, a scopi diversi da quello per cui era stato loro consegnato: investimenti a basso rischio e con capitale garantito. La guardia di Finanza ha inoltre eseguito cinque perquisizioni in locali utilizzati dai tre indagati.