Commerzbank svaluta bond greci per 760 mln, a picco l’utile trimestrale

Utile in caduta libera per Commerzbank nel secondo trimestre del 2011. Al 30 giugno il risultato netto della banca tedesca, affondato dalle svalutazioni dovute ai bond greci, è sceso a 24 milioni di euro dai 352 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso (34 milioni le attese), mentre l’utile operativo si è attestato a 55 milioni, anch’esso sotto le previsioni del consenso (105 milioni)

Le svalutazioni sui titoli di stato di Atene, pari a circa 760 milioni di euro, rendono Commerzbank, che ha un’esposizione sul debito sovrano greco pari a circa 3 miliardi euro, la banca europea più colpita dalla crisi dei conti greci. L’istituto ha tuttavia assicurato che intende continuare a perseguire l’obiettivo di un utile operativo pari a 4 miliardi entro il 2012, precisando però che questo target è condizionato dalla stabilità dei mercati, e ha aggiunto che continuerà a ridurre gli asset non strategici e i titoli di Stato dei paesi della “periferia” europea, come previsto.

Commerzbank ha infine annunciato che il cfo Eric Strutz non prolungherà il suo contratto oltre la scadenza del prossimo marzo, senza però fare menzione di possibili successori. Strutz è anche nel cda di Mediobanca, che scade a ottobre, in rappresentanza dell’istituto tedesco. “E’ un peccato che ci lasci. Ho un grande rapporto con lui”, ha commentato l’a.d. di Commerz, Martin Blessing.

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