I timori di downgrade che nei giorni scorsi hanno affossato le banche francesi sul listino di Parigi si sono concretizzati. Come anticipato, l’agenzia Moody’s ha infatti tagliato stamattina il rating a Societe Generale e Credit Agricole, citando problemi di finanziamento e liquidità per la prima e la pesante esposizione verso la Grecia per la seconda.
Confermata invece ad Aa2 la valutazione di Bnp Paribas, che rimane comunque sotto osservazione. Una mossa che, come prevedibile, ha fatto crollare i titoli interessati in Borsa: SocGen cede il 6,4%, Credit Agricole il 5,9% e Bnp il 7,7%.
Nel dettaglio, Moody’s ha spiegato che Societe Generale “ha un livello di capitale che le potrebbe permettere di assorbire le perdite potenziali sui suoi bond greci e di rimanere ad un livello adeguato di capitalizzazione, anche se il merito creditizio dei bond irlandesi e portoghesi dovesse peggiorare ulteriormente”.
Ma durante la revisione, ha evidenziato l’agenzia di rating, “le preoccupazioni riguardo i problemi strutturali per il finanziamento e la liquidità della banca sono aumentate”, portando al taglio della valutazione sul debito di lungo termine da Aa2 ad Aa3 con outlook negativo . Mentre per quanto riguarda Credit Agricole, il downgrade da da Aa1 ad Aa2 è legato all’esposizione sul mercato greco, che la mantiene sotto osservazione per un ulteriore taglio, il quale non sarà comunque superiore ad un gradino. Stesso scenario per Bnp, il cui rating è stato confermato per ora ad Aa2. In tutti e tre i casi, sottolinea ancora Moody’s, nel rating sono incorporate le attese di un sostegno governativo alle finanze delle banche.