Ubs apre un’inchiesta interna sulla frode, sale l’importo della perdita

Ubs ha aperto un’inchiesta interna sulla maxi frode, mentre sale l’importo delle perdite provocate da operazioni non autorizzate eseguite da Kweku Adoboli, trader del desk “delta one” della banca svizzera, arrestato giovedì dalla polizia londinese con l’accusa di frode e falso in bilancio. La banca svizzera ha annunciato nel corso del weekend che l’ammanco, quantificato in un primo momento in 2 miliardi di dollari, ammonta invece a circa 2,3 miliardi. Una vicenda che ha sollevato diversi dubbi sui vertici dell’istituto.

L’a.d. Oswald Gruebel ha smentito le dimissioni, ma ha ammesso che la presunta frode avrà conseguenze per la strategia e forse anche per lui stesso. “Sono responsabile di tutto ciò che succede nella banca”, ha detto il top manager in un’intervista a Der Sonntag, “ma se mi si chiede se mi sento colpevole, rispondo di no. La questione delle dimissioni è di competenza del board, ma io non penso a dimissioni”, ha aggiunto.

Intanto in seguito seguito all’ “affare Adoboli”, Ubs ha interrotto tutte le sue campagne pubblicitarie nel mondo. Lo ha confermato la stessa banca spiegando che il blocco durerà una o due settimane, periodo in cui si dovrà decidere se proseguire o meno la campagna. Un portavoce ha infatti riconosciuto che, in un contesto del genere, ogni campagna pubblicitaria sarebbe inutile.

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