Corea contro Citigroup. Le autorità di supervisione sul settore finanziario hanno imposto una sanzione alla divisione locale del colosso americano. L’ammenda, di 770mila dollari, è stata comminata perché l’istituto non sarebbe stato capace di bloccare una frode nel settore del wealth management.
La truffa risalirebbe al periodo fra il 2004 e ill 2009. A subirla, tredici clienti. Tutti si erano affidati a un consulente della banca, che aveva messo in piedi una specie di “schema Ponzi”, poi sbriciolatosi. Secondo l’autorità, la banca non avrebbe monitorato in modo adeguato l’opera del proprio consulente.
Stando a quanto riporta l’ufficio di controllo, la banca ha licenziato il dipendente. Il vero problema, però, è che non ha fornito in modo tempestivo tutte le informazioni necessarie. Mark Steward, direttore esecutivo della Hong Kong’s Securities and futures commission, ha infatti dichiarato: “Citi Asia non soltanto non è riuscita a individuare lo schema Ponzi che veniva messo in atto sotto i suoi occhi, pur avendo le opportunità di farlo, ma non l’ha nemmeno relazionato alla Sfc in tempo utile”.
La banca, si legge in una nota, accetta le decisioni dell’ente e comunica di aver preso provvedimenti per migliorare i sistemi di sorveglianza interna.