Sportivi, pensate al dopo carriera

Articolo scritto da Marco Muffato

Lei ex grande cestita a livello nazionale, lui promotore finanziario di grido con l’hobby dell’alta cucina (vedi box). Sono moglie e marito ma anche compagni di lavoro nella vita di tutti i giorni. Con una mission speciale. Stefania Passaro e Roberto Ciccarelli, infatti, da sedici anni rappresentano il punto di riferimento per gli atleti professionisti con la necessità di investire in modo ottimale quanto guadagnato nel corso della carriera.

E sono davvero tanti gli sportivi clienti: cento sui trecento risparmiatori complessivi ai due promotori finanziari ora advisor di Sofia sgr. Il passato da atleta professionista di Stefania e i suoi contatti strettissimi con il mondo del basket e della pallavolo hanno rappresentato il trampolino di lancio per avviare un vero e proprio servizio di assistenza negli investimenti agli sportivi professionisti, così da favorirne il processo di accumulazione e di valorizzazione del capitale per le attività post carriera.

“Fu Roberto a convincermi a intraprendere questa professione nel 1995, appena conclusa l’attività agonistica”, ricorda Stefania Passaro. “Agli inizi masticavo poco di finanza, ma due fattori mi convinsero a cimentarmi: la guida competente e l’onestà di Roberto e la difficoltà degli sportivi nel dedicare tempo e voglia all’individuazione del proprio consulente, subendone così le conseguenze. Gli atleti, infatti, spesso trovano personaggi senza scrupoli che si approfittano della loro ingenuità, come accade in tutti gli ambiti dove gira molto denaro. Anch’io, ai suoi tempi, ero rimasta scottata e proprio per questo volevo aiutare colleghe e colleghi del basket e del volley a mettersi nelle mani giuste”.

Una Espace come ufficio itinerante per gli sportivi.

Con questa premessa, Stefania Passaro e Roberto Ciccarelli, a partire dal 1995, iniziarono a girare l’Italia. “Incontravamo ex colleghe e colleghi che avessero voglia di capire e affidarsi a persone preparate e affidabili. Giravamo l’Italia con una Renault Espace, dotata di salottino con quattro sedili, pc e stampante per incontrare colleghi dalla mente aperta”, ricorda Stefania. “Il nostro approccio ebbe successo: nel mio mondo, se riesci a farti percepire come una persona affidabile, il passaparola diventa efficacissimo per allargare la clientela.

Calciatori clienti difficili da acquisire, ecco perché.

Per ragioni di comprensibile privacy, i due pf non fanno i nomi degli sportivi seguiti: ma tra loro ci sono molti ex nazionali di basket maschile e femminile, giocatori di serie A di volley. Mentre mancano calciatori della massima serie, come mai? “L’ambiente del calcio è difficile, il collo di bottiglia è rappresentato dai loro agenti che fanno da filtro e hanno i loro fiduciari. La cultura di un cestista o di un pallavolista è superiore a quella di un calciatore”, sottolinea la Passaro. “I miei ex colleghi vogliono essere consapevoli e condividere le scelte che fai per loro. Hanno bisogno di canalizzare il risparmio in qualcosa che non sia dispersivo: ecco perché può essere opportuno proporre strumenti come i piani di accumulo, gli accantonamenti previdenziali, facendo attenzione all’ottimizzazione fiscale del patrimonio sul lungo periodo”.

Sportivi: pac e previdenza subito, la casa a fine carriera.

Il tema dell’accantonamento previdenziale è fondamentale, per esempio, nel basket femminile. Una giocatrice brava di serie A italiana può guadagnare tra gli 80 e i 150mila l’anno.  Gli uomini guadagnano dieci volte di più. Hanno un’associazione dei giocatori di basket, la Giba, che costringe le società all’accantonamento previdenziale. Mentre, invece, le atlete donne della serie A non hanno un fondo pensione”. La tentazione immediata per un atleta è di investire i propri quattrini nell’acquisto di una casa, ma non sempre è la scelta migliore. “Molti lo fanno, ma forse è meglio investire nell’avvio di un’attività lavorativa e poi, quando la nuova carriera è ben avviata e solo a quel punto, comprare casa”, suggerisce la Passaro. “Solitamente gli sportivi arrivano a guadagnare molti soldi senza riflettere su dove metteranno le radici. La cosa migliore è invece è impegnarsi subito nel capire cosa fare nel dopo carriera e investire su quello. Da un giorno all’altro tutte le tue abilità non servono più a nessuno, a meno che tu non voglia fare l’allenatore di successo, ma non tutti ci riescono o hanno il carattere per farlo. Noi cerchiamo di renderli consapevoli di tutto questo e di fare le scelte giuste”.

Formazione indipendente per promotori indipendenti.

Di recente Stefania e Roberto hanno cambiato intermediario. “Abbiamo scelto Sofia sgr perché vogliamo essere per il cliente un riferimento che lo aiuti a orientarsi senza altre motivazioni di carattere commerciale. Ci sono già rischi specifici negli investimenti, bisogna evitare al cliente il rischio intermediario che deve tappare dei buchi e fare profitti perché non sta a galla”. Etica professionale, quindi, ma anche tanta formazione per diventare bravi consulenti. “Da sempre abbiamo mirato a una formazione indipendente per caratterizzarci sempre più come consulenti”, conclude la Passaro. Nel 2000 Roberto e Stefania hanno frequentato il master in financial planning di Teseo, proseguendo negli anni sulla strada dell’affinamento delle competenze professionali. “Oggi sono l’unica professionista certificata Efp in Liguria, in tutto siamo 69 su 22mila pf in attività”.

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