Bpm, Annunziata alla presidenza del cds

Si apre un nuovo capitolo per la Banca Popolare di Milano. L’assemblea dell’istituto di piazza Meda tenutasi nel weekend ha sancito la vittoria della lista degli Amici della Bipiemme per la nomina del consiglio di sorveglianza, che sarà dunque presieduto da Filippo Annunziata.Via libera anche al sistema di governance duale. Il professionista milanese candidato dagli Amici della Bpm e sostenuto da Uilca e Fisac ha quindi battuto la lista capitanata da Marcello Messori e Matteo Arpe, che ha ottenuto tre posti in consiglio.

Alla presenza di oltre 4.000 soci (8.000 voti complessivi con le deleghe), il presidente uscente Massimo Ponzellini ha letto il risultato dell’urna: alla lista dei soci dipendenti degli Amici della Bipiemme vanno 4.246 voti, alla Lista Messori 2.274, ai soci non-dipendenti di Piero Lonardi 1.375 voti, a Investindustrial di Andrea Bonomi 143 voti e ad Assogestioni 27. Numeri che si traducono con l’ingresso in Cds di undici nomi in quota alla maggioranza targata Amici-Uilca, ovvero: Filippo Annunziata, Umberto Bocchino, Giuseppe Coppini, Giovanni Bianchini, Francesco Giaretta, Mario Benito Mazzoleni, Maria Luisa Mosconi, Marcello Priori, Ezio Maria Simonelli, Michele Zefferino e Maurizio Cavallari.

Per la lista Fabi-Fiba, invece, entrano tre consiglieri: Messori, che però ha deciso in serata di rinunciare all’incarico con una lettera ad Annunziata, Carlo Dell’Aringa, e Mauro Paoloni, mentre, per Investindustrial fanno il loro ingresso Ulrich Weiss e Stefania Chiaruttini. Un solo posto, invece, per i non dipendenti, che confermano Piero Lonardi. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria entrano Federico Fornaro e per il Credit Industriel et Commercial Jean-Jacques Tamburini.

Nessun posto, infine, alla lista Assogestioni che non ha raggiunto il quorum. “Abbiamo fatto un buon lavoro al fianco di un investitore istituzionale motivato e serio”, ha detto Annunziata riferendosi all’alleanza con Investindustrial che sosterrà parte della ricapitalizzazione da 800 milioni di euro. Parole di soddisfazione anche dallo stesso Bonomi: “sono contento che sia stato nominato il nuovo consiglio di sorveglianza, i soci hanno fatto la scelta migliore per il futuro della banca”. Ma sullo sfondo resta un nodo, quello del consigliere delegato. Il neo-eletto presidente ha subito spiegato di non avere “idee sostitutive” rispetto alla nomina dell’attuale direttore generale, Enzo Chiesa, mentre la Banca d’Italia ha recapitato a Ponzellini una lettera in cui ribadisce, come già fatto in occasione del deposito delle liste, un auspicio di discontinuità rispetto alla precedente gestione.

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