Assosim, revocare il divieto sulle vendite allo scoperto

Assosim ha espresso dubbi sull’efficacia delle misure restrittive e di trasparenza imposte dalla Consob sulle vendite allo scoperto e ha chiesto che non siano reiterate alla prossima scadenza dell’11 novembre, poiché limitano la liquidità del mercato. In una missiva inviata all’Autorità di vigilanza lo scorso 14 ottobre, l’Associazione italiana degli intermediari mobiliari ha inoltre chiesto che, fino a quando saranno in vigore, le norme siano armonizzate con le raccomandazioni dell’Esma per garantire il “level playing field all’interno dell’Ue”.

Secondo Assosim, le vendite allo scoperto possono avere infatti un ruolo poistivo sul mercato, favorendo “l’efficienza del processo di price-discovery, la liquidità e, pertanto, una minore volatilità dei mercati” e nota che le misure adottate non hanno frenato i cali generalizzati delle quotazioni. Assosim chiede all’Autorità di vigilanza anche una maggiore chiarezza della disciplina, in particolare sulla responsabilità degli intermediari per le violazioni dei divieti e dell’obbligo di comunicare le posizioni corte dei clienti, sulle operazioni sui derivati e in materia di market making.

Consob ha prorogato al prossimo 11 novembre le misure restrittive in materia di vendite allo scoperto e al 25 novembre gli obblighi informativi sulle posizioni ribassiste rilevanti. La commissione, in occasione della proroga, aveva sottolineato che la valutazione delle misure adottate era stata fatta “in stretta cooperazione con le autorità degli altri Paesi (Francia, Spagna, Belgio e Grecia) che hanno adottato misure simili e sotto il coordinamento dell’Esma”.

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