Mediobanca, l’utile netto trimestrale scende di oltre il 55%

In forte calo l’utile di Mediobanca. L’istituto di Piazzetta Cuccia ha archiviato il primo trimestre 2011-2012 con un risultato netto di 57 milioni di euro, il 55,5% in meni rispetto a un anno fa, mentre i ricavi si sono attestati a 459,9 milioni, in calo dell’8% su anno. A pesare è stato in particolare l’impatto dei mercati, con un risultato della negoziazione in perdita per 12 milioni (contro l’utile di 80 milioni al settembre 2010) e rettifiche sul portafoglio titoli per 70 milioni, inclusa un’ulteriore rettifica sui titoli di stato greci per 44,5 milioni che allinea il valore al 50% del nominale. Confermata la solidità patrimoniale con un core tier 1 all’11,1% (11,2% al giugno 2011).

L’unità Principal investing, quella in cui sono raggruppate le principali partecipazioni dell’istituto di Piazzetta Cuccia, ha segnato invece nel trimestre un utile netto di 64 milioni di euro, in crescita rispetto ai 51 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. L’apporto della valorizzazione adequity, spiega la banca, migliora da 52,9 a 67,6 milioni grazie al contributo di tutte le partecipazioni: Assicurazioni Generali per 63,3 milioni (era 46,3 milioni lo scorso anno), Rcs MediaGroup per 0,2 milioni (3 milioni) e Telco per 3,6 milioni (3,7 milioni). Il valore di mercato delle partecipazioni di Piazzetta Cuccia è di 2,5 miliardi, 2,8 miliardi alle quotazioni correnti.

Il contesto operativo del trimestre che si è appena concluso “è stato il peggiore che abbia visto nella mia vita professionale”, ha commentato l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ricordando che “si è temuto e si teme per la tenuta del sistema e di alcuni attori del sistema” e che il lavoro di diversificazione realizzato dall’istituto di Piazzetta Cuccia “è stato fondamentale”.

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