Bpm, aumento sottoscritto all’81,7%

Si è chiusa con la sottoscrizione dell’81,7% del capitale la prima fase dell’aumento di capitale da 800 milioni di euro della Banca Popolare di Milano. Adesso c’è tempo un mese per l’offerta in asta dei diritti inoptati, una parte dei quali dovrebbe essere sottoscritta da Investindustrial, che in tal modo porterebbe la propria quota dall’attuale 6,63% al 9,9% con un esborso complessivo di circa 110 milioni di euro, inferiore alla quota paventata inizialmente (fino a 200 milioni di euro) che ridurrebbe l’inoptato al 14% (dall’attuale 18,3%). “Come ci attendevamo”, hanno commentato gli analisti di Intermonte, “una parte della base retail non ha sottoscritto l’aumento di capitale, che è comunque garantito da un consorzio che vede come capofila Mediobanca”.  Il buon esito dell’aumento quindi è scontato, anche se vi potrebbe essere un po’ di pressione sul titolo se l’inoptato dovesse essere largamente superiore al 10%. Per fine anno il management ha confermato la volontà di convertire il bond convertibile (406 milioni di euro) che dovrebbe ulteriormente rafforzare la posizione di capitale (core tier ratio oggi post aumento di capitale è pari al 7,8% ovvero 6,7% ex Tremonti Bond).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: