Assosim, l’Italia e la fiducia persa

Assosim, l’associazione italiana degli intermediari finanzari compie 25 anni, in un momento difficile per l’Italia e per l’Europa. Il presidente dell’associazone Michele Calzolari ha risposto alle nostre domande a margine dell’evento, tenutosi in Borsa Italiana, “Gli intermediari italiani tra mercato nazionale e competizione globale alla luce di uno scenario europeo in divenire”.

Presidente Calzolari, la crisi finanziaria preoccupa ancora, da dove ripartire?

Una cosa è sicuramente importante: i mercati, la finanza e i suo strumenti sono senza dubbio utili e necessari e anzi, possono e devono dare un contributo fondamentale per uscire dalla crisi. Come ho detto, non è giusto bloccare l’innovazione del mercato e bisogna attenersi a quello che è il ruolo principale della Borsa e non dimenticarlo: trasferire i risparmi dei cittadini alla crescita delle imprese.

Parlava anche di tecnologia

Certo ha un ruolo cruciale nella crescita. La tecnologia, nuove piattaforme e nuovi strumenti crescono per la loro strada e noi dobbamo sfruttarle a pieno.

Si è posto l’accento anche sui problemi di un eccessiva regolamentazione

Senza dubbio le regolamentazioni hanno un peso a volte invadente. I cda passano il 90% del tempo a discutere di norme e questo ostacola la competitvità dell’industria finanziaria italiana tra i quali c’è anche la proposta di una tassa finanziaria…

Si riferisce alla Tobin tax: non è la soluzione giusta per stabilizzare i mercati?

Assolutamente no. È una proposta populista e rischia di essere inconcludente e di arrecare più danni che altro. Così come lo short selling, che non è idoneo a ristabilizzare normai condizioni di mercato. La Borsa è fatta da due gambe, non si può privarne di una delle due.

In ballo c’è la riconquista della fiducia da parte internazionale nei confronti del nostro Paese.

E in ballo ci sono anche i 200 miliardi di titoli di stato italiani in scadenza entro aprile. Sono tanti ma se ci sarà la fiducia nei confronti dell’Italia non ci saranno problemi. È importante non fare passi falsi, perchè il vero problema ci sarebbe se solo un’asta non riuscisse.

Una parte di fiducia sembra essere stata ritrovata dal nuovo governo “tecnico” di Mario Monti o è solo un fuoco di paglia?

Sicuramente a breve i mercati hanno reagito bene, ma i problemi sono ancora tutti lì. La situazione è molto difficile, non facciamoci ingannare dalle apparenze. Certo il professore Mario Monti è una garanzia, perchè oltre ad essere un grande tecnico è anche grande mediatore.

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