Derivati: in manette consulente della regione Calabria

Arrestato a Roma per truffa aggravata un consulente della Regione Calabria in rapporti con la banca giapponese Nomura, a sua volta indagata per illeciti amministrativi di cui al decreto legislativo 231/2011, che estende alle persone giuridiche la responsabilità per reati commessi da persone fisiche che operano per la società.

La vicenda, riportata dall’agenzia di stampa Radiocor, riguarda Massimiliano Napolitano, ritenuto responsabile di truffa aggravata ai danni dell’Ente pubblico, frode in pubblica fornitura, falsità ideologica e sequestro di beni e somme di denaro per oltre 2,5 milioni di euro. Nei confronti del consulente, la polizia tributaria della guardia di Finanza di Milano ha eseguito nella Capitale una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Antonio Rizzuti, su richiesta dei pm Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio.

Un’operazione, precisa Radiocor, che si inserisce nell’ambito di un’indagine sui derivati condotta dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e trasmesso per competenza territoriale alla procura di Catanzaro. Gli approfondimenti condotti dalle Fiamme Gialle hanno riguardato operazioni in derivati (swap) relative a un prestito obbligazionario sottoscritto dalla citata Regione per un importo pari a circa 325 milioni di euro (e a due successive rinegoziazioni), in merito alle quali sarebbero stati conseguiti, attraverso modalità fraudolente, profitti illeciti per circa 25 milioni di euro, parte dei quali (circa 2,5 milioni) risultano veicolati proprio in favore del consulente finanziario arrestato oggi.

La Guardia di Finanza ha anche sequestrato, in via preventiva, beni mobili e immobili, oltre a disponibilità finanziarie e conti correnti per un importo complessivo di 2,5 milioni di euro, riconducibili ai 7 indagati, tra cui figurano – oltre a Napolitano – alcuni manager della banca e un dirigente dell’Ente pubblico, nonché la stessa Nomura, indagata per illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. 231/2001.

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