Hsbc vende a Credit Suisse le attività di private banking in Giappone. Lo ha annunciato lo stesso colosso bancario britannico, spiegando che i due istituti hanno raggiunto un accordo, ma senza precisare il prezzo della transazione.
L’operazione, che deve essere ancora avallata dall’autorità preposta alla concorrenza, dovrebbe essere conclusa nel secondo trimestre 2012. Nonostante questa mossa comunque, il Giappone, in quanto terza economia al mondo, “resta un mercato importante per Hsbc“, ha sottolineato la banca, che ha avviato nel maggio scorso un programma di taglio dei costi da 3,5 miliardi di dollari entro il 2013 e ha annunciato a inizio agosto la soppressione di 30 mila posti di lavoro a livello globale nei prossimi due anni per rifocalizzarsi sui mercati emergenti.
Dall’inizio del 2011 il gruppo ha già ceduto negli Stati Uniti le sue attività nel campo delle carte di credito (per un valore di 2,6 miliardi di dollari) e di retail banking (1 miliardo), oltre ad attività in Canada, Russia, Cile, Ungheria e Polonia. Entro il 2014 intende assumere fino a 15 mila addetti nei paesi emergenti, soprattutto in Asia, dove conta già su oltre un terzo dei suoi 300 mila dipendenti.