Banche, Eba: possibile revisione dei requisiti sul capitale a marzo

L’Eba potrebbe rivedere a marzo la dimensione del buffer per i debiti sovrani e posticipare la data limite per ottemperare alle disposizioni. Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, avrebbe spiegato – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters citando una fonte di via Nazionale – che la decisione sarà presa in occasione del prossimo Consiglio europeo, una volta che il fondo europeo salva-Stati avrà raggiunto piena capacità operativa e si sarà conseguita una riduzione dei tassi d’interesse sui titoli sovrani.

L’autorità bancaria europea ha chiesto alle banche italiane di procedere ad oltre 15 miliardi di rafforzamento patrimoniale dopo aver scontato il deprezzamento dei titoli di Stato, attirando forti critiche dagli intermediari. Le italiane Mps, Ubi Banca e Banco Popolare, chiamate a presentare entro venerdì 20 gennaio i piani per aumentare complessivamente oltre 7 miliardi i loro patrimoni, non vogliono seguire la strada di UniCredit che ha lanciato un aumento da 7,5 miliardi. Le proposte alternative saranno quindi oggetto di valutazione di Bankitalia e dell’Eba ed è proprio su questi piani che le banche chiedono flessibilità al regolatore.

La notizia di un allentamento delle norme, commentano gli analisti di Intermonte, “sarebbe positiva soprattutto per le banche italiane che evidenziavano un deficit di capitale importante, in quanto eviterebbe loro di dover lanciare un aumento di capitale in un contesto difficile come quello attuale. Riteniamo che l’eventuale revisione dei criteri e della tempistica scongiuri per Ubi la conversione del bond convertibile, mentre per Banco Popolare, alla luce dell’ammontare del deficit e della base di partenza, riteniamo che qualche iniezione di capitale sarà da prendere in considerazione, anche se magari con tempistiche dilatate”.

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