Morgan Stanley chiude il trimestre in perdita, ma fa meglio delle attese

Trimestre in rosso per Morgan Stanley, che ha tuttavia limitato i danni con una perdita più contenuta rispetto a quanto pronosticato dagli analisti. Il colosso Usa ha archiviato il periodo ottobre-dicembre 2011 con una perdita netta di 275 milioni di dollari, pari a 15 centesimi per azione (lo stesso periodo di un anno fa si era chiuso con un ultile di 600 milioni), mentre le stime del consenso parlavano di una perdita di 57 centesimi per azione. Il risultato negativo del quarto trimestre, ha spiegato la banca, è in larga misura legato a una perdita di 1,7 miliardi di dollari dovuta a un accordo legale con Mbia. Sul fronte del fatturato, i ricavi netti consolidati si sono invece attestati a 5,7 miliardi, in calo rispetto ai 7,74 miliardi dell’anno scorso ma sopra i 5,57 miliardi stimati dal consenso degli analisi. Su tutto il 2011, l’utile netto ha toccato quota 2,12 miliardi, comunque in calo del 37% rispetto all’anno precedente. Al 31 dicembre scorso, il Tier 1 common ratio era pari al 13% circa, mentre il Tier 1 capital ratio, calcolato secondo le regole di Basilea I, era al 16,6% circa.

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