Risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Questa la formula che ha messo la parola fine tra il direttore generale Enzo Chiesa e la Bpm. Un rapporto durato solo nove mesi, quando Chiesa sostituì il predecessore Fiorenzo Dalu.
Con questo ultimo addio si chiude il processo di riforma della governance voluto fortemente da Bankitalia, che ha avuto come tappa fondamentale il passaggio al sistema duale sancito dall’assemblea del 22 ottobre e conclusosi con la nomima poco meno di un mese fa del nuovo amministratore delegato, Piero Montani, un manager esterno e in linea con la discontinuità richiesta di Via Nazionale.
Il nuovo statuto infatti consente che la figura di amministratore delegato e direttore generale possano coincidere e l’arrivo di Montani aveva messo in forte dubbio il ruolo di Chiesa nel nuovo assetto di vertice. Secondo quanto scrive oggi MF, il presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi e Chiesa avrebbero trovato un accordo sulla buonuscita da circa 2 milioni di euro.