Barclays, con il calo dell’utile si allontana l’obiettivo di roe al 13%

Brutte notizie in arrivo per Barclays. Il colosso bancario britannico, il primo a diffondere i risultati di bilancio annuali, ha annunciato che non riuscirà a raggiungere i target in termini di profittabilità fissati un anno fa dall’a.d. Robert Diamond, avendo registrato un crollo dei profitti di circa il 16%.
In particolare, ha fatto sapere l’istituto di credito, l’utile netto 2011 è sceso a quota 3 miliardi di sterline (4,74 miliardi di dollari) dai 3,56 miliardi di sterline dell’anno precedente e contro una previsione media degli analisti di 3,27 miliardi di sterline.
Alla luce di questi risultati, Barclays prevede dunque di non poter raggiungere un roe al 13% entro il 2013 come precedentemente previsto. A fine 2011 il return on equity si attestava al 6,6%.

In flessione nell’esercizio 2011 anche il net interest income, sceso a 12,2 miliardi di sterline da 12,52 miliardi, mentre i ricavi generati dalla divisione investment, Barclays Capital, crollati del 19% a 1,8 miliardi di sterline nell’ultimo trimestre del 2011 rispetto al terzo trimestre.

La banca britannica nel corso dell’anno scorso ha aumentato fortemente gli acquisti di titoli di Stato italiani e contestualmente ha diminuito quelli spagnoli. Secondo quanto comunica lo stesso istituto la sua esposizione al debito sovrano italiano è cresciuta del 57% a 3,5 miliardi di sterline. Il calo dei bonos ha interessato circa il 45%: ora l’esposizione al debito spagnolo è di circa 2,5 miliardi di sterline.

Infine, il board della banca ha deliberato un taglio del 25% dei bonus per top manager e dipendenti.

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