Fra questi spiccano i due presentati dai deputati pd Umberto Marroni e Khalid Chaouki che cercano di superare alcuni difetti di partenza della seconda edizione della “voluntary disclosure”. In particolare è prevista un ammorbidimento delle sanzioni nel caso di errori nei calcoli delle somme dovute e autoliquidate dal contribuente. Stante agli emendamenti, le maggiorazioni del 10% e 30% previste per i contribuenti che non versano o lo fanno in misura ridotta o tardano nel pagamento (previsto entro il prossimo 31 settembre) non dovranno essere calcolate su tutte le somme dovute, ma dovranno poter usufruire di quegli sconti applicati a chi invece versa correttamente e nei termini le somme dovute.
Un altro motivo per aumentare l’appeal della “voluntary disclosure” è il permesso di detrarre le imposte versate all’estero da quelle dovute in Italia se esistono convenzioni contro le doppie imposizioni e limitatamente ai casi di adesione al rientro dei capitali.