Tra le società che potrebbero trarre vantaggio dalla corsa del petrolio vi è Eni. Il gruppo italiano prevede di aumentare del 10% la produzione di petrolio nel corso del 2012 dopo il calo del 14%, a 1,68 milioni di barili al giorno, patito nel 2011. A pesare su questa voce è stato il blocco degli impianti libici dei mesi scorsi. Nonostante questo, il gruppo di San Donato ha archiviato il 2011 con un utile netto in crescita del 9% a 6,89 miliardi di euro. Il vero asso nella manica del Cane a sei zampe per i prossimi anni è tuttavia rappresentato dalla sontuosa scoperta di gas avvenuta in Mozambico. Nel Paese africano Eni ha trovato 212,5 miliardi di metri cubi di gas, proiettando a circa 850 miliardi di metri cubi di gas le riserve scovate nell’Area 4 del campo di Mamba
Nome | Sottost. | Scadenza | Strike | Distanza barriera | Livello bonus |
Livello cap | Rend. bonus | Prezzo |
Bonus Cap | Eni | 20/07/12 | 15,820 | 34,14% | 109,00% | 109,00% | 0,93% | 108,00 € |
Bonus Cap | Eni | 19/10/12 | 16,1000 | 35,73% | 112,00% | 112,00% | 2,38% | 109,40 € |
Bonus Cap | Royal Dutch Shell | 26/11/12 | 24,080 | 34,29% | 110,30% | 110,30% | 2,51% | 107,60 € |
Bonus Cap | Total | 21/12/12 | 33,190 | 47,13% | 110,00% | 110,00% | 0,32% | 109,65 € |
Bonus Cap | Eurostoxx Oil&Gas | 21/12/12 | 265,090 | 48,10% | 110,00% | 110,00% | 1,90% | 107,95 € |