Mps in odore di cessioni, tornano le voci sulla vendita di Biverbanca

Mps di nuovo sotto i riflettori, con un ritorno di fiamma delle voci su una possibile cessione da parte del gruppo senese del 60% della quota di Biverbanca, l’istituto piemontese con oltre 120 sportelli acquisito nel 2007. La cessione, già ipotizzata sulla stampa e rilanciata in questi giorni, servirebbe a Mps a rafforzare il patrimonio in linea con le richieste delle autorità di vigilanza.

Tra gli istituti interessati, riporta l’agenzia di stampa Ansa, diverse fonti indicano come più probabile la Banca Popolare di Vicenza, che ha tra l’altro già in corso anche una due diligence in vista dell’acquisizione di Banca Network Investimenti. Altri gruppi, come ad esempio Veneto Banca, sarebbero invece impegnati nel consolidamento delle acquisizioni già realizzate. Lo stesso presidente della Vicenza Zonin nei giorni scorsi non aveva escluso la possibilità di aggregazioni per istituti da 30-150 sportelli. “Se capiterà qualche opportunità, interessante per dimensioni e per integrazione geografica, la guarderemo con attenzione” aveva detto.

La cessione di Biverbanca rientra all’interno di una strategia già avviata dopo l’acquisizione di Banca Antonveneta. Il 100% di Biverbanca potrebbe valere secondo stime di mercato circa 250 milioni di euro con un contributo per Mps di 25 punti base sull’indice di patrimonio core Tier1. Per Siena un piccolo supporto di fronte alle richieste dell’Eba cui far fronte con un mix di strumenti e senza aumento di capitale.

Ma l’istituto piemontese non è l’unico oggetto di cessione: secondo indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore, Mps starebbe valutando anche la vendita della società di credito al consumo Consum.it e di una parte della propria quota nel consorzio che gestisce il sistma informatico e il back office amministrativo del gruppo. Un’operazione rilevante visto che il consorzio ha circa 500 milioni di ricavi. Il gruppo senese si appresta poi a una forte pulizia di bilancio nel cda del 28 aprile sull’approvazione dei conti 2011 i quali si chiuderanno in decisa perdita secondo gli analisti.

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