Profumo: obiettivo Montepaschi 2020

Ha in mente un progetto “Montepaschi 2020” per portare Mps a essere la migliore banca italiana. Intanto nel breve termine, Alessandro Profumo rinuncia al compenso da presidente (500mila euro) e si focalizza sul piano industriale al 2014, tutto basato su semplificazione, rafforzamento patrimoniale, liquidità, costi ed efficienza commerciale. Questi gli ingredienti per il rilancio che il neo-presidente di Mps ha elencato in un’intervista al Sole 24 Ore, la prima rilasciata dopo l’entrata in carica alla guida di Rocca Salimbeni.

“Non ho rinunciato al compenso di presidente per populismo, ma perché sono convinto che, nel momento in cui si devono fare dei sacrifici, è bene cominciare dai vertici”, ha spiegato Profumo. Mps “ha le carte in regola per affrontare il cambiamento”, forte di “un marchio solido, di un legame stretto con la clientela e di una dimensione sufficiente per realizzare le indispensabili economie di scala, senza essere troppo grande  da compromettere la rapidità nelle decisioni”.

Per il momento, continua il neo presidente, si sta pensando, insieme all’a.d. Fabrizio Viola, di partire dalla valorizzazione della risorse interne e dall’ascolto dei clienti, con un approccio improntato al cambiamento. In un’ottica comunque nazionale: “non c’è alcun disegno per uno sviluppo internazionale del gruppo, e non vedo neppure prospettive d’aggregazione”, anche perché al momento “la strada del merger & acquisition è interrotta a livello europeo”. Quanto infine alle richieste di rafforzamento patrimoniale dell’Eba (3,2 miliardi entro giugno), “la banca ha presentato un piano che ritengo possa bastare”, ha concluso Profumo.

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