L’universo 2.0 della promozione

Ormai non fa più neanche scalpore: smartphone e tablet crescono alla velocità della luce, anzi della rete. A certificarlo una società di ricerca come Gartner, che di tecnologia è specializzata. Solamente nell’ultimo trimestre dell’anno scorso sono stati venduti quasi 150 milioni di telefonini intelligenti, con una crescita del 47% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Le vendite totali l’anno scorso hanno raggiunto quota 472 milioni, il 31% di tutti i cellulari. Ancora più significativo il dato che riguarda i tablet, destinati forse in futuro a soppiantare l’uso dei pc. Sempre Gartner prevede che per quest’anno si venderanno nel mondo circa 119 milioni di tavolette digitali, quasi il doppio rispetto al 2011 (+98%). Secondo una ricerca di base AudiWeb-Doxa, emerge che sono circa dieci milioni gli italiani che navigano da dispositivi mobile e di questi quasi un milione proprio dalle ormai famose tavolette. Cifre da capogiro, che testimoniano come il mercato mobile sia una ghiotta occasione non solo per i grandi player del settore ma anche, e non per ultime, per banche e reti.

Avere un’anima digitale, offrendo servizi web e applicazioni su device mobili, sta diventando un’appendice imprescindibile per ogni business che si propone di fidelizzare il cliente e semplificargli la vita. Si pensi, per esempio, a quanto il processo di digitalizzazione degli istituti di credito riesca a ridurre i costi di servizi cartacei spesso dispendiosi e farraginosi e ad azzerare le distanze fisiche e temporali. I servizi di mobile e internet banking sono diventati oramai parte della nostra vita quotidiana: controllare il proprio conto, i propri pagamenti e gestire il proprio portafoglio comodamente da casa e in qualsiasi momento con un semplice click sull’iPhone sono chiare dichiarazioni di guerra a qualsiasi canale tradizionale. Anche le reti di promozione finanziaria si sono tuffate in questo oceano 2.0 con servizi mirati a pf e consulenti, creando network efficienti tra cliente, banca e promotore finanziario.

Come Banca Generali, impegnata nell’ambizioso progetto di arrivare a chiudere un contratto di fronte al cliente attraverso un iPad; o come il progetto Paschi Face di Mps, un’interfaccia che permette al promotore finanziario di monitorare in tempo reale tutte le posizioni dei clienti. E non è un caso che l’edizione di quest’anno del Salone del Risparmio sia entrata prepotentemente la componente hitech. Tra aggiornamenti live-web, cinguettii via Twitter, status su Facebook e concorsi a premi con in palio iPad, durante l’evento dedicato al risparmio gestito non sono state poche le società che hanno presentato le rispettive applicazioni per smartphone e tablet. Anima, che ha lanciato il suo Progettometro, pensato per il risparmio delle famiglie italiane, e Fida, società di consulenza con la sua FidaWorkstation, l’applicazione che permette di confrontare oltre 50mila strumenti finanziari sempre aggiornati. L’impressione è che navigare nella rete e implementare strategie di costumer care 2.0, puntando sulla multicanalità, sia già una questione di sopravvivenza.

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