Utile netto trimestrale da record per Mediolanum. Il gruppo di Ennio Doris ha concluso il periodo che va da gennaio a marzo con un risultato netto consolidato in crescita del 160% su anno a 178,6 milioni, mentre l’utile netto del mercato domestico è stato pari a 173,2 milioni di euro +153% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
A comunicarlo è stata la stessa società, che oggi ha riunito il cda per l’approvazione dei conti, da cui emerge tra l’altro che anche il totale delle masse gestite e amministrate ha registrato un massimo storico, attestandosi su 49,17 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al saldo al 31 marzo 2011 e del 6% anche rispetto al saldo di inizio anno.
Per quanto riguarda la sola Banca Mediolanum invece, il periodo si è chiuso con una raccolta netta di 916 milioni di euro: al 31 marzo la società contava un parco promotori finanziari di 4.466 unità e circa 1.050.300 clienti con un totale di conti correnti e di deposito pari a circa 651.500 unità (+15% su anno). Banca Esperia invece le masse amministrate sono saliti del 7% rispetto al 31 marzo 2011, attestandosi a 13,5 miliardi (6,78 miliardi quota Mediolanum), mentre l’utile Netto si è attestato a 2,7 milioni +74% rispetto al periodo corrispondente del 2011.
“I dati del trimestre sono migliori delle nostre aspettative”, hanno commentato gli analisti di Intermonte, osservandio che “nel giro di tre mesi la società di Ennio Doris ha generato più delle metà degli utili che noi ci aspettiamo sull’intero anno”. Dall’altra parte però, hanno aggiunto gli esperti, “il contributo degli investimenti, che nel primo trimestre è stato positivo, con il peggioramento dei mercati in aprile e maggio, potrebbe diventare negativo”.