Trimestre in crescita per Ubi Banca, il 2012 sarà meglio del 2011

E’ cresciuto a doppia cifra percentuale l’utile di Ubi Banca nel primo trimestre del 2012. La banca ha chiuso il periodo che va da gennaio a dicembre con un risultato netto di 105,4 milioni, il 63,1% in più rispetto a un anno prima, mentre al netto delle poste non ricorrenti, presenti solo nel 2012, l’utile di periodo si è attestato a 95,1 milioni, +47,2% su anno. Sul fronte patrimoniale, il coefficiente core tier 1 si è portato al 9,01%, a fronte dell’8,56% toccato a fine 2011, mentre il tier 1 è salito dal 9,09% al 9,44% e il Tcr si è portato al 13,88% contro il precedente 13,5%. Il margine di interesse è sceso dell’1,9% a 517,3 milioni, gli impieghi si sono ridotti a 97,1 miliardi (erano 99,7 a fine 2011 e 102,7 nel marzo 2011). In crescita a 76,1 miliardi infine la raccolta netta, a fronte dei 75,3 miliardi di fine 2011 e dei 72,6 miliardi del primo trimestre 2011. Quanto alle prospettive per il 2012, Ubi si attende, “anche sulla base dei risultati conseguiti nel primo trimestre di registrare, a fattori economici invariati, un miglioramento dell’utile al netto delle poste non ricorrenti rispetto al 2011”. Le previsioni di evoluzione della gestione tuttavia, avverte la banca, “devono rimanere caute dato il contesto economico e le costrizioni regolamentari”.

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