Unipol e la galassia Ligresti ringraziano la Consob e volano in Borsa

A certe condizioni è vero, ma è pur sempre un esenzione. La Consob ritiene che sia applicabile l’esenzione di Unipol dal lancio di un’Opa su Premafin e FonSai al verificarsi di determinate condizioni. È quanto si legge in una nota diffusa da Unipol, che ha ricevuto la risposta dalla Commissione al quesito presentato lo scorso 20 febbraio.  L’esenzione è però appunto vincolata ad alcune condizioni e, inoltre, la Commissione guidata da Giuseppe Vegas “si riserva di ritenere non applicabile l’esenzione nel caso in cui gli attuali azionisti di riferimento di Premafin esercitino il diritto di recesso in dipendenza della fusione di Premafin in Fonsai”. L’obbligo di opa, secondo la Commissione guidata da Giuseppe Vegas, non sussiste anche nel caso in cui alla fusione partecipi Premafin, “purchè l’apporto della stessa non determini il superamento di alcuna soglia rilevante”.

La Consob però non scioglie il dubbio sulla necessità da parte di opa a cascata sull’altra società coinvolta nel progetto di maxifusione a quattro, Milano Assicurazioni. La Consob ritiene, si legge in una nota di Unipol, “che non sia possibile assumere, al momento, una decisione in merito alla sussistenza dell’obbligo d’opa” sulla Milano a causa della presenza di un quadro informativo incompleto.  Dopo queste notizie la galassia Ligresti e Unipol volano a Piazza Affari. FonSai galoppa  con un rialzo a doppia cifra a circa l’11%, Premafin balza del 17%. Milano Assicurazioni, su cui la Consob non si è espressa, sfiora il 4% e Unipol guadagna il 3,3% circa.

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