Barclays ci ripensa, per ora niente addio all’Italia

Barclays ci ripensa sull’addio all’Italia. Dopo che la settimana scorsa erano circolate voci sulla possibile cessione di tutti gli sportelli della banca inglese nel Belpaese, indiscrezioni emerse nel weekend vorrebbero accantonato, almeno per ora, il progetto. Il gruppo guidato da Bob Diamond, riporta il Sole 24 Ore, sta cercando le strade per migliorare la propria redditività e ha esplorato le opportunità di dismissione all’interno della sua enorme rete di asset internazionali: tra le attività sulle quali è stata fatta una approfondita riflessione ci sarebbe stata anche la rete di agenzie in Italia, ma il dossier sarebbe stato congelato.

Dall’emergere delle prime voci sulla possibile vendita della rete italiana di Barclays, alcuni concorrenti del gruppo inglese sul territorio nazionale avevano cominciato a fare alcune riflessioni sull’asset in vendita, 200 sportelli e un portafoglio mutui residenziali e prestiti di 22,8 miliardi di euro. Il dossier, secondo i rumors citati dal quotidiano di Confindustria, sarebbe finito sul tavolo del gruppo Deutsche Bank, di Bnp Paribas-Bnl e di Popolare di Vicenza. Di sicuro, fanno notare alcuni operatori di mercato, non sarebbe stato affatto facile per Barclays l’obiettivo di cedere la rete italiana, nata fra l’altro poco tempo fa.

Il venir meno della possibile cessione da parte di Barclays, hanno commentato gli analisti di Intermonte, “evita un’eccessiva offerta di attività bancarie”, considerato che ad oggi in Italia sono già in vendita 400 sportelli di Antonveneta e circa 120 Biver Banca (Monte Paschi starebbe infatti per cedere il 60% di Biver Banca dopo avere ricevuto due offerte vincolanti da parte di CR Asti e Veneto Banca). Secondo gli esperti “un prezzo ragionevole, nel contesto attuale, per uno sportello collocato nel Nord Italia, potrebbe essere intorno ai 2,5 milioni di euro”.

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