Bpm, la Procura nega la revoca dei domiciliari a Ponzellini

Niente allentamento delle misure cautelari disposte nei confronti di Antonio Cannalire e Massimo Ponzellini. La procura di Milano ha espresso davanti al giudice per le indagini preliminari parere negativo sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari dell’ex-presidente di Bpm e della scarcerazione suo collaboratore, coinvolti in un’inchiesta sulla gestione del credito della banca milanese.

Cannalire e Ponzellini – che ha presentato ricorso al Riesame chiedendo la commutazione della sua misura cautelare nell’obbligo di firma o in quello di risiedere in un comune – sono accusati di infedeltà patrimoniale e associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti, tra cui corruzione.

Per Cannalire l’udienza del Riesame è stata fissata al prossimo 8 giugno. Nell’ambito dell’inchiesta su una serie di finanziamenti anomali è invece destinatario di un’ordinanza di arresto in carcere Francesco Corallo, attualmente irreperibile – che controlla la società di giochi d’azzardo Atlantis BPplus, destinataria secondo i magistrati di rilevanti prestiti da parte di Bpm – mentre risultano indagati anche il parlamentare Pdl Marco Milanese, l’ex direttore generale della banca Enzo Chiesa e una terza persona qualificata come “commercialista di Ponzellini”.

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