Doris: oggi le banche hanno il “braccino corto”

“I crediti in sofferenza in Italia in tre anni sono passati da 41 miliardi a poco più di 107, quindi sono quasi triplicati, e questo è un grosso problema per gli istituti”. Lo ha detto Ennio Doris, presidente di Mediolanum margine di un convegno a Trieste che ha aggiunto che “le banche in questo momento hanno naturalmente il braccino corto perchè gli istituti raccolgono risparmio dai privati, ma anche dalle istituzioni e poi questo gira nel mondo”. Nel nostro Paese, ha continuato Doris, “c’è risparmio estero così come all’estero c’è risparmio italiano fatto attraverso una banca che dà soldi a un’altra banca.

Ebbene negli ultimi 16 mesi dall’Italia sono usciti 210 miliardi e sono usciti perchè vanno in Germania, Stato ricco di liquidità mentre noi un pò meno. Per fortuna a questo ha provveduto almeno un po’ la Bce, ma così il braccino corto è naturale averlo”. Doris ha anche promosso la decisione del governo di procedere alle dismissione dei beni pubblici, cioè “quello che farebbe una famiglia in difficoltà e che deve pagare la rata del mutuo. E siccome lo Stato italiano è ricco di proprietà immobiliari è giusto che vengano utilizzate queste proprietà”, per didurre l’enorme debito pubblico italiano.

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